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sabato 12 novembre 2016

Salento ionico una giornata di fine ottobre 2016

Un giorno di ottobre di recente decidiamo di visitare Monteruga , una frazione di Veglie(Le) abbandonata negli anni '80 e meta di turismo fotografico dell'abbandono, perlomeno a leggere il venerdì di Repubblica che i miei comprano ancora e alcuni siti internet. In macchina, giornata calda ma nuvolosa e che minaccia pioggia, tagliamo la provincia di Brindisi da Latiano, Torre Santa Susanna, Mesagne, verso Veglie, in mezzo a provinciali pericolosissime dove ad ogni piè sospinto senza alcuna cura per se' e per gli altri in spregio della propria e altrui vita, api, motocicli, trattori, vespe , vespine, spuntano da tratturi che si aprono su queste lingue di asfalto rabberciato e crepato dalle piogge torrenziali del clima recentemente tropicale. Occorre fare molta attenzione e restare concentrati il più possibile, se persino per chi ti precede le frecce sono armi per indiani e non indicatori luminosi che segnalano un cambio di posizione del tuo e altrui mezzo. In mezzo ad uliveti, case diroccate e abbandonate, poderi incolti, muri dipinti da graffitari che hanno ivi trovato un inatteso paradiso di tavolozze murarie, giungiamo sul posto. Dopo un breve girovagare individuiamo il sito. Entriamo in una sterrata che sembra dare sul piazzale di una masseria , ovunque, su colonne , alberi, cancelli arrugginiti, segnali di divieto di ingresso per proprietà privata. Parcheggiamo l'auto sulla destra e ignoriamo il feroce abbaiare di un rottweiler legato fortunatamente ad una lunga catena. E mentre ci avventuriamo fra le prime case abbandonate e dirute, in lontananza , sporgendosi da un balcone del corpo centrale della masseria messa male in arnese, scorgiamo un tizio che si sta squarciasgolando per indicarci che non si puo' entrare perchè e' proprietà privata. Io faccio cento metri e approssimandomi al rottweiler, mi avvicino per sentire meglio.
-Buongiorno, signore, siamo venuti per fare una visita a Monteruga
-I cartelli non li sapere leggere?, dice il tizio , coroncina di capelli intorno alla pelata, torso nudo, pelazzi nerogrigi sul petto, pancia debordante e sguardo truce.
-Si, ma sul venerdì di Repubblica e su internet  si dice che essendo un sito di importanza turistica si puo' visitare lo stesso.
-E' tutto sbagliato! Lei mi sta disturbando e io stavo per mangiare...
-Dov'è finita la famigerata accoglienza salentina?
Silenzio. Mani sui fianchi. Mussolini.
Non è il caso di esacerbare gli animi, sono qui per farmi un giro, in vacanza, per rilassarmi e le successive richieste di spiegazioni a gente del luogo incontrata per strada che nicchia e smorzica frasi tipo film sciasciani sulla Sicilia anni '50 mi convince che c'è del marcio e che non bisogna andare sino in Danimarca.
Riprendiamo la macchina e ad andatura lenta ci dirigiamo verso Santa Cesarea, verso il mare, verso lo Ionio, quel mare che quando l'adriatico è mosso è calmo a tavola e  viceversa e in 25 chilometri puoi scegliere il versante dove andare a farti il bagno e trovare acque calme modello piscina multicolore mediterranea.
Ogni tanto scendo dalla macchina  e scatto qualche foto, le strade sono semideserte, calme, tranquille, un western pacifico e silente che sonnecchia dopo l'abbuffata del casino estivo che ha consentito a molti esercenti di "fare la puccia" e conservare riserve auree per affrontare l'inverno.
I viali di palme africani su sfondi da romanzi di Camus, qualche caminoncino scaldapanini chiuso per pigrizia che sta lì a fare da tavolozza a qualche graffitaro notturno, il mare dai colori cangianti , cormorani in meditazione zen, gabbiani striduli in cielo, caserme solitarie su sondi marini, culi di statue scolpiti a dimostrare che persino le cose inanimate , da queste parti, sono provvisti di sensualità intrinseca, concludono una giornata memorabile, dove profumi di brezze marine e colori cangianti mixati dai filtri del sole penetrante fra le nubi in movimento, hanno fatto da giusta cornice ad un contorno umano assente o da dimenticare.

Buona visione















































































































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