Powered By Blogger

giovedì 19 dicembre 2013

Finta Mimesi Natalizia (Milano tra piazzale Loreto e Corso Buenos Aires, sabato 14 dicembre 2013)

Tra piazzale Loreto e Corso Buenos Aires, di Sabato, verso sera, le metropolitane presentano sorprese a non finire, nel sottopassaggio di Piazzale Loreto ci son decine di latinos che fanno lezioni di ballo che serviranno a forgiare eserciti di ballerini e artisti che tenteranno l'assalto al paradiso della notorietà preparandosi per qualche reality show oppure semplicemente per conquistare qualche ragazza o anche solo per socializzare in allegria, cosa che noi italiani non sappiamo più fare, persi come siamo fra supporti tecnologici, ciondolaggio selvaggio senzameta, cannetta e birretta serale, playstation, tv a manetta, curve degli stadi, centri commerciali, conquista di uno status socioeconomico che promette elevazioni basate solo sul fare invidia al prossimo. Le metropolitane sono intasate dal colesterolo rappresentato dai migliaia di corpi in movimento , nevrotici, in cerca di se stessi, ma tanto in cerca d'elevazione sugli altri, che questo tentativo collettivo e disperato produce come unico risultato omologazione, dimentichi di una ricerca ben più alla portata di tutti della felicità delle piccole cose e dei sentimenti semplici. Nonostante la crisi l'ansia dei doni e del non sfigurare per tema di mostrare in concreto le difficoltà economiche viaggiano nella miriade di pacchi pacchetti e pacchettini a spasso con i corpi che li trasportano sui marciapiedi multietnici della metropoli meneghina. Scatto cercando di cogliere attimi rappresentativi, una ragazza latina che fuma appoggiata ad un muro su un angolo di strada trasmette una sensualità innata che mi fa venire in mente un antico compagno di scuola il quale diceva che la sigaretta è la porta della trasgressione. L'artista Cesare Dal Farra fa esperimenti fotografici con il cavalletto vicino al fumetto di testimoni di Geova che io colgo quasi per caso come ad interpretare il suo pensiero. I tram gialli sullo sfondo delle luminarie restano la cosa più umana che si muove nei dintorni, serpentoni metallici che raccolgono clangori metallici che si frangono in echi sommersi dal confuso vociare di niente. I caldarrostai che evocano ricordi nostalgici e romantici mi appaiono oggi sotto un altra veste , quella speculativa del trasformare un frutto gratuito della natura in un oggetto di speculazione venduto ad un prezzo scandaloso. Due ragazze punk se la ridono a non finire sotto l'occhiolino di un semaforo, mentre una famiglia araba in abiti tradizionali spicca nella folla che invade le zebre pedonali...più in là due ragazze indifferenti al trambusto generale provano a rilassare palati e menti assaporando un gelato sedute su una panchina, manichini si confondono con i passanti scambiandosi sguardi senza occhi...il Natale si avvicina, ma mi sa che quest'anno non ce la faremo ad essere più buoni, abbiamo solo imparato meglio a fare finta di esserlo...

Good Vision














































































2 commenti:

  1. Uno spaccato tragico della società di oggi dove l'apparire, ora più che mai, conta più dell'essere, dove la volontà di emergere e farsi notare in funzione di un remoto successo o semplicemente per il gusto di sentirsi qualcuno sopprime sia il naturale sviluppo delle proprie doti e attitudini individuali, sia le differenze tra le persone che si riducono solo a differenze di tipo estetico.

    RispondiElimina
  2. mai chiosa sarebbe potuto essere più opportuna ....

    RispondiElimina