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venerdì 19 settembre 2014

Imola, parco Tozzona, 7 settembre 2014( Photos by Danilo Coppola).

Una domenica di settembre capito alla festa della Cgil al parco Tozzona, ad Imola, mentre sono in visita a mio fratello. Fa caldo, un caldo fuori stagione , per un'estate che pare voler arrivare quando ormai nessuno più se l'aspetta, che quasi aneli all'autunno con tutto il suo corredo di foglie morte , piccoli parapendii per immaginarie formiche finite chi sa come sugli alberi dei viali della città.Trovo la sorpresa, graditissima, dell'esibizione di alcune ginnaste di una locale società sportiva, federata con la Uisp, Unione Italiana Sport Popolare. Un nome che mi evoca un passato da socialista reale nei miei sogni adolescenziali, quando credevo che nei paesi comunisti si vivesse meglio, con altri valori, con lavoro e casa assicurati, con lo sport come valore assoluto, e l'arte anche, se non che asservita al potere, supina, prona, che dico, carponi  al Partito Unico- beh , sì, questo già lo intuivo. Ma comunque pensavo che non ci potesse essere nulla di più sano che studi pagati, sport di alto livello gratis, servizi sociali garantiti ...si certo, poi magari non ti potevi comprare roba firmata, macchine di lusso, inquinanti yacht d'altura...ma, sapete una cosa? A costo di apparire controcorrente ( e quando mai non lo sono stato), a me delle suddette cose non me n'è mai fregato niente, non mi miglioravano ne' l'umore ne' la qualità della vita e volete sapere un'altra cosa, in definitiva, in che cosa si concretava tutta questa libertà dell'occidente democratico? Nella libertà di comprare, nella libertà del consumo, un'altra schiavitù. I dirigenti dell'Unione Sovietica erano dei burocrati corrotti che facevano soldi sfruttando il popolo nel quale dicevano di credere . E i dirigenti della Democrazia Cristiana facevano la stessa identica cosa. Come avrebbe detto il mio amico scrittore cubano Reinaldo Arenas, la differenza fra comunismo e capitalismo era che nel comunismo se ti davano un calcio nel culo dovevi applaudire, nel capitalismo potevi urlare. Da incidere a caratteri cubitali. Ma torniamo alla domenica di sole settembrino, e io me sto lì, a guardare queste ragazze impegnarsi nelle loro evoluzioni ginniche, alcune di loro si capisce che hanno ottenuto risultati di rilievo assoluto, sono brave , fanno cose straordinarie, capriole, corpi liberi, una di loro fa un esercizio di sequenze a corpo libero con il sottofondo musicale di una mazurca, ed è spettacolare starla a guardare, in mezzo agli applausi delle famiglie  e dei curiosi di questa città dove ci sono più società sportive che neri a Salvador di Bahia, ed è bello crogiolarsi sotto il sole e guardare queste dilettanti della ginnastica che poi tanto dilettanti non sono, dal momento che un professionista non è  altro se  non qualcuno che non abbia mai smesso di fare quello che gli piace fare. e anzi di più , che i professionisti ad un certo punto hanno a nausea per  ciò che sono costretti a fare dalle prigioni delle date, delle diete, e delle scadenze gara. Ad una certa ora apre il ristorante della festa e i romagnoli si dedicano al loro sport principale di questi tempi contemporanei, specie gli anziani, che non hanno più voglia di cucinarsi: mangiare. In pochi minuti si crea una fila enorme, per la polenta e altri genius loci alimentari ,locali. I volontari si danno da fare per portare le caraffe di lambrusco ai tavoli, le ginnaste volteggiano sul tappeto elastico, i loro fidanzatini( dal moneto che la maggior parte sono ragazze), sbuffano seduti nelle tribunette di sedie improvvisate, smanettando i loro iphone...in attesa di smanettare altro...si spera per loro in compartecipazione con le loro compagnette. anziane signore raccolgono soldi per Gaza, il sole fa capolino dietro le nuvole, gruppi di intere famiglie camminano veloci con tuta e scarpe ginniche, lungo i percorsi pedonali, sotto i viali alberati della città romagnola....In attesa di consumare un lauto pranzo a base di cappelletti e lambrusco...ma chi ci pensa più alla rivoluzione, l'importante è riempirsi la pancia. E il portafoglio.

Buona visione