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sabato 17 maggio 2014

Performers

Ogni tanto di notte quando sono da solo in casa e non ho sonno mi piace navigare in rete ed esplorarne le possibilità. Una notte sono rimasto sveglio a guardare le chat erotiche, ma non tanto per l'erotismo della nudità corporea determinata da performances porno individuali o di coppia o ancorché di gruppo, mi sono soffermato e incuriosito riguardo all'estetica di queste videochat, provando ad immaginare il vissuto dei performers e restando ammirato dalle mimiche, dalle posture e dagli scenari retrostanti, dei veri e propri spettacoli antropologici, posto che comunque per guardarli, questi  e queste performers, nudi, bisogna pagare e loro ti mostrano in privato i loro pezzi forti, si infilano oggetti nel corpo, si masturbano, fanno sesso con altri partner e quant'altro. Queste chat, davvero numerose, danno la possibilità di guardare gratis i preamboli del promesso show, che, per quanto mi riguarda, sono risultati molto più interessanti di qualsiasi show esplicito. A volte la sensualità, sia pur mediata dalla falsità del fine commerciale, prende il sopravvento e viene fuori spontanea proprio nei momenti che precedono lo show senza veli. La capacità di eccitare ed eccitarsi è determinata dal look, dalle stranezze, dai tic nervosi, dai sorrisi, dalle facce serie e compunte, dagli spasmi del prepiacere. Per cui ho avuto l'idea di prendere la macchina fotografica ed immortalare alcune di queste facce, perchè per me i volti, i corpi, le andature umane sono paesaggi, paesaggi plastici, in perenne movimento e comunicano in continuazione attraverso il loro linguaggio corporeo, lo sguardo, gli occhi, il naso che si arriccia ed altro. Alla fine della nottata mi sono fatto convinto che si trattava di artisti. Si, sono un nuovo tipo di artista, non un artista conclamato dall'ufficialità dell'arte posta con il timbro di pochi barbosi professoroni messi lì a dare imprimatur che non gli spettano, ma agili, spontanei, homemade artisti di strada della rete. La dovizia con cui preparano i loro show e la professionalità, in alcuni, mi hanno colpito fino al punto di fare una ricerca. Quelle che tutti giudicano delle banali chat erotiche al fine becero dell'intrattenimento sessuale a scopo di lucro, ad una più attenta osservazione dei preliminari, costituiscono un fenomeno curioso e interessante da indagare. Per esempio alcuni di questi performers lo fanno come lavoro principale, tutti i giorni si mettono lì con la santa pazienza e mostrano il loro corredo d moine ben orchestrate a fine di stimolare lo spettatore , ma non arrivano a guadagnare cifre stratosferiche. Del resto pescano nel torbido delle repressioni sessuali, aprono uno squarcio enorme nell'immenso quadro di inibizioni creato ad arte dalle più svariate religioni, da quelle cattolica a quella islamica e non a caso ci cono parecchie performers con il velo che promettono subitanei disvelamenti a suon di dollari. E poi ci sono molte altre cose. la voglia di esibirsi che si scopre può essere finalizzata al lucro, particolarità corporee che nella vita di tutti i giorni porterebbero ad essere discriminati trasformate in una peculiarità volta ad attrarre, per esempio l'obesità, o  avere la lingua biforcuta da rettile, essere uomini effeminati che vestiti da donna a volte fa sembrare più femminili delle donne vere, mascherarsi con vestiti di pelle e promettere punizioni severe a uomini che durante il giorno trattano le donne come schiave, doppio junghiano sempre attuale e calzante, indossare orecchini particolari, lingerie particolare, donne con corpi scolpiti dalla palestra che fanno dell'androginia l'ennesimo doppio junghiano che attrae la parte femminile dell'uomo tenuta celata dai pregiudizi machisti specie dei paesi latini(noi siamo fra questi), tattoos particolari, unici, seni enormi che di giorno si devono tener nascosti e che straripano sugli schermi dei pc, e poi alcuni cantano, ballano, mostrano il campionario di catene, guanti, fruste e fumano voluttuosamente dando luogo a quella teatralità del gesto del fumare che per molti è l'anticamera del peccato, vale a dire la sigaretta come inizio di una progressione peccaminosa che porta al sesso, pur sempre virtuale , pur sempre scenico, perché il sesso su internet , oltre che dare posti di lavoro a numerosi disoccupati del pianeta, dimostra vieppiù che ci sono milioni di uomini e di donne che non hanno il coraggio di chiedere al proprio partner di soddisfare le proprie fantasie erotiche, che, credetemi, il sesso è fantasia, se è vero com'è vero che l'organo sessuale più importante è il cervello ed è questa una delle caratteristiche che ci differenzia dagli animali. Quindi , amici, questi x-man della rete, i performers, non sono altro che gli artisti del futuro, un futuro nel quale ancora non si ha il coraggio di dire alla propria moglie, che esistono altre cose oltre alla posizione del missionario. E finché milioni di uomini e donne non avranno il coraggio di vivere il proprio sesso liberamente, Sigmund Freud se la riderà di gusto, sdraiato con il suo sigaro perenne sulla poltrona di una nuvoletta da lassù. E Conchita Wurst continuerà a scandalizzare col suo corpo da donna e la barba in faccia.

Buona Visione