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giovedì 16 novembre 2017

Street artistis a Milano, novembre 2017

Queste immagini le ho scattate in varie zone di Milano, essenzialmente in zona Viale Cassala, vicino all'Amsa dipartimento di Primaticcio e in piazzale Duca D'Aosta, spiazzo antistante la Stazione Ferroviaria Centrale . Scattate con la tecnica del fotoreporter di guerra, in movimento e senza troppa cura, volutamente, al fine di catturare la verità dinamica dell'istante dell'immagine. Testimoniano la diffusione della Street Culture , della cultura di strada, di quell'insieme di segnali dinamico-sportivi, vedi gli skaters e pittorico-espressivi, i graffitari, che dimostrano la vitalità delle new generations: anche se ormai fra graffitari e skaters ci sono anche numerosi cinquantenni(quelli che non vogliono crescere, che vogliono arrestare la propria vita , bloccarla sul tassello del puzzle che li ha fatti sentire più vivi). Consentire , come ha fatto il Comune di Milano in questi anni, a molti artisti di dare libero sfogo alla propria creatività permettendo , periodicamente, di usare un lembo delle grigie abbandonate squallide pareti di molte zone cittadine, come tavolozza per le proprie creazioni è segno di intelligenza, di tolleranza . Prima queste cose si facevano da clandestini, da artisti clandestini( e in parte ancora si fanno, in zone proibite come metropolitane e treni annessi e connessi, con tutti i rischi del caso-ma forse è proprio l'adrenalina il premio), oggi si possono vedere questi artisti all'opera in pieno giorno, alla luce del sole e si possono ammirare le loro svariate tecniche e la perizia con cui usano scale e bombolette spray, come fossero pennelli di grandi pittori. Stesso discorso per gli skaters, moderni contemporanei acrobati circensi, ginnasti e giocolieri post ed extraolimpici, si esibiscono nelle loro evoluzioni gratuitamente, per il gusto di farlo, ogni loro allenamento è uno spettacolo gratuito che si può ammirare per ore. Teniamoci stretti questi impulsi che vengono dalla pancia delle metropoli informatizzate, e godiamo dei loro colori e delle loro torsioni corporee che rendono le nostre città e le nostre vite meno stanche  e buie, piccoli arcobaleni in carne ed ossa che trascorrono il tempo creando, che hanno qualcosa da dire, qualcosa di alternativo alla noia esistenziale media .

Buona Visione






































































































2 commenti:

  1. Che reportage! Bravo danilo per il tempo w la dedizione che dedichi a milano. Solo un pugliese doc vome te ha questa capacita' .col tuo sottile sguardo ironico metti in rilievo cio' che alcuni vorrebbero cancelkare perche' accecati dalla loro stessa noiosa Visione della vita

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