Powered By Blogger

martedì 26 settembre 2017

Deus sive natura(le forme della natura), settembre 2017

Deus sive natura, diceva Baruch Spinoza. Dio ossia la natura. Questo processo di identificazione ha procurato al filosofo olandese di cultura sefardita non pochi grattacapi. Ma accade a tutti coloro che non intendono sacrificare la libertà delle intuizioni del proprio pensiero alle ferree leggi che le istituzioni religiose e politiche si danno per giustificare il proprio potere sulle cose, sugli uomini e sulla natura, avocando a sé persino il diritto di uccidere in nome di Dei inventati che altri non sono se non il doppio spiritico dei pupazzi baronali che tali poteri rappresentano.

Le forme della natura sono straordinarie, lo si può notare in queste poche foto scattate in un piccolo appezzamento di terreno della campagna pugliese, ad Ostuni, altosalento mediterraneo. La natura è viva. E' come un artista che dipinge , scolpisce, trasforma , tutto ciò che osserva con occhi invisibili. Gli alberi e le piante entrano in relazione con gli altri esseri del creato e ne imitano le forme e le movenze. Un albero spezzato così si mostra come la testa di un rettile preistorico, l'edera che si arrampica sui fichi d'india imita il volo di farfalle verdi, bacche nascono su alberi spontanei simili ad upupe in pasturazione, persino le radici degli ulivi imitano polpi in attesa su scogli adriatici, squarci che si aprono in muri a secco riproducono teste di lupo, pezzi di legno scotennati dalla tramontana che si staccano dai tronchi restando sullo sfondo della terra rossa paiono sagome di lontani tucani, il sole che penetra fra i rami scrive sul terreno con la matita a punta d'ombra, e le esuvie delle cicale, queste corazze chitinose abbandonate da questi bravissimi musicisti dell'estate, mimano l'anima che lascia il corpo inoltrandosi nel sottosuolo, che altro non ricordase non la concezione dell'al di là degli antichi greci...

Buona visione
































Nessun commento:

Posta un commento