Powered By Blogger

sabato 3 maggio 2014

Lecce secondo me, poche ore nella capitale del Salento, 25 aprile 2014

25 aprile 2014, qualche ora a Lecce with my olds, il sole capolina fra le nuvole come un gran guardone, la città barocca è piena di turisti e auto d'epoca, nuovi gladiatori mostrano tatuaggi sullo sfondo dell'anfiteatro romano, mentre degustiamo dall'Alvino, storico bar di Lecce in piazza Sant'Oronzo, pasticciotti e cannoli alla ricotta, sulla piazza la gente fa foto alle vecchie auto che fanno sembrare i palazzi intorno alla piazza in bianco e nero, nei momenti in cui il sole va via, belle ragazze passeggiano solitarie e indipendenti sfoggiando i loro somatici normanno-saraceni che le rendono uniche al mondo, Lecce ha le donne più benne del mondo, di un esotismo insospettabile fuori dai luoghi esotici d'elezione, un esotismo ereditato dalle dominazioni passate , mi incuneo nella piazza e la taglio di netto sotto gli occhi fiammeggianti della statua bronzea di Sant'Oronzo e vado verso il Duomo, scatto foto qua e là , lasciando che l'obbiettivo faccia collimare facce e zigomi con le bellezze architettoniche e archeologiche, vengono fuori paesaggi antichi, un manichino nano con la maglietta del Lecce sembra avere lo sguardo a terra come se rimembrasse gli antichi fasti calcistici della massima serie, la vetrina di una rosticceria mostra rustici e cannoli traforati da wurstel, pucce con le olive e altre succulente leccornie, mentre di colpo mi appare il Duomo in tutta la sua imponente bellezza , mentre il campanile da 68 metri osserva sornione la piazza invasa da turisti, trenini e guide che sciabolano ombrelli a mo' di scimitarre come se partecipassero ad un disordinato assalto barbarico alle mie terre, gheppi volano sulle terrazze degli edifici religiosi intorno su piante grasse che in equilibrio sui cornicioni studiano un possibile suicidio, ritorno indietro, riattraverso la piazza, verso il castello Carlo V e mi metto a rimirare e fotografare la statua della fontana dell'Armonia inaugurata dal Duce in omaggio alla realizzazione  dell'acquedotto pugliese , un inno alla giovinezza, due corpi nudi arditi per l'epoca di Arditi, per rendere omaggio ad una grande opera per l'acque pubblica che gli eredi del dittatore non vedono l'ora di privatizzare per trarne profitti personali, penso questo mentre le splendide nude statue bronzee se ne stanno a guardare, in attesa di un possibile amplesso che farebbe la gioia di alchimisti e fantascientisti, l'Africa sottostante costituita da decine e decine di senegalesi e arabi che, con le loro mercanzie ,stese per terra o su bancarelle,  sembrano abitare questa città sin dalla notte dei tempi, tanto appaiono armonici e del tutto a proprio agio, nell'atto di smerciare occhiali da sole, borse, cappelli o altro , che con pochi euro rendono le nostre giornate quasi normali, facendoci sentire meno poveri, un nero inginocchiato su un tappeto rosso rivolto verso la Mecca recita la sua salat pomeridiana rendendo grazie ad Allah, mentre ignoti nella notte hanno affisso manifesti clandestini di foto d'epoca partigiana, unico flebile segno che ci ricorda per un momento che l'indolenza di questi luoghi , la sua pigrizia creativa, i ritmi messicani, l'anarchia nobiliare, è stata salvata e perpetuata grazie ad un manipoli di uomini che andarono in montagna a combattere per la Libertà.
Ps: la basilica di Santa Croce, splendido esempio di barocco leccese, con le sue figure bizzarre scolpite dagli scalpellini salentini merita un capitolo a parte, quelle figure hanno le stesse facce degli ambulanti senegalesi, fateci caso...

Si ringraziano Mario Coppola e Germana Quatulli

Buona visione













































































































































































































































































































































































































































































































































































Nessun commento:

Posta un commento