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mercoledì 15 gennaio 2014

Lido Morelli, Ostuni (Br) Puglia altosalentina , Parco Naturale delle Dune Costiere, dicembre 2013

E' una giornata di sole intenso e i colori vividi sono esaltati da un vento obliquo di levante che ha spazzato ogni possibile foschia , le nuvole nel cielo assumono forme fantasmatiche, sagome strane, frastagliate, come le chiome degli ulivi millenari che sorvolano sulla marina, come facessero loro da specchio, attraverso a piedi tra tratturi e spiagge il Parco Naturale delle Dune Costiere , mille ettari di costa che da Torre Canne(Fasano) finisce a Torre San Leonardo( Ostuni) , che riprendo in qualche foto da lontano, a fare da sfondo, come una boa tufacea ancorata sul mare di scogli barocchi madreperlacei sotto il sole che lascia sbrilluccicare le alghe umide. Attraverso le passerelle che dividono aree di acqua salmastra per il ripopolamento di cefali e orate, in mezzo ai canneti dove mio padre cinquant'anni fa sparò ad un falco pescatore che puoi fu costretto a finire, quando lo vide ghermire gli occhi del cocker spaniel di quei tempi andati che era corso a riportarlo, per salvare gli occhi del cane. Poi il falco finì da un tassidermista nano gay romano che viveva ad Ostuni e l'imbalsamatore microsomico a sua volta in un libro di Vincenzo Cerami. Queste acque calme agitate lievemente da branchi di pesci che si muovono indisturbati, sono perfetti specchi per il cielo trapunto di bianche nuvole taoiste, che si muovono lente sotto la spinta di un vento sobrio, di giustezza. In questi specchi d'acqua salmastra dai fondali bassi e scuro lavagna, indisturbate pasturano folaghe, immergendo le loro teste sott'acqua e restando in verticale, a raschiare con i loro becchi bianchi il fondo melmoso in cerca di molluschi...Sulle spiagge il mare adriatico ha lasciato migliaia di oggetti domestici che a ben guardare selezionati dalle foto, raccontano migliaia di vite individuali che fanno un mondo, come se il mare fosse il fax visionario delle loro realissime vite fatte di scarpe dismesse, detersivi inquinanti, bottiglie in disuso dove nessuno mai pensa di inserire qualche messaggio per le generazioni future-il messaggio è la bottiglia. Un casolare bianco a Lido Morelli, reca sul retro cartelloni pubblicitari della mitica birra Dreher, che d'estate in questi lidi è come il caviale e le balalaike sul Volga, mentre io attraverso la spiaggia di sabbia nera perché vulcanica, trasportata dalle acque marine attraverso la foce del fiume Ofanto,...In lontananza le case di Torre Canne, una piccola città ormai, che ha invaso le coste con il solito cemento assassino. Cammino in mezzo, fra il mare e le dune, colline di sabbia rivestite di macchia mediterranea, altra creazione scultorea della natura, che, per secoli, attraverso la sapiente azione del vento, ha ammucchiato sabbia e sali minerali, lasciando che queste gobbe sabbiose si foderassero del verde velluto di un odorosissima macchia mediterranea. Ma basta una semplice variante ad un piano regolatore per cancellare secoli di sapiente lavoro degli elementi e quindi in qualche modo di Dio, per spazzare via quest'ennesima caratteristica della natura mediterranea e metterci un albergo, spianate di cemento, villaggi turistici, termitai orizzontali che d'estate sembrano carnevali di Rio in versione triste e d'inverno deserti di orribili casematte , scheletri di cemento abbandonati e silenziosi, nemmeno buoni per far da flauti al vento di tramontana che soffia greve e continuo. Scatto un po' di foto qua e là, con la triste (ma non so quanto distante dalla realtà) sensazione che potrebbero un domani essere fonti documentali, per le  generazioni future, quando il mondo si sarà definitivamente arreso, come sta già facendo, ad un mucchio di tristi individui che sghignazzano dopo un terremoto, perché così possono fare affari...

Buona Visione





































































































3 commenti:

  1. Luoghi che parlano da sé... bellissime immagini dalle quali sembra di percepire il profumo del mare e il delicato suono della natura. Ottimo testo, tragicamente realistico come sempre.

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  2. e io come sempre ti ringrazio , Cezar :-)

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  3. FOTO SENSAZIONALI.. Bravo Danì!!

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